FederbaseballRsm2009


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2008

Attività delle società affiliate > T&A San Marino - IBL

Probabilmente sarebbe stato da ingordi aspettarci di più da questo 2008, ma siamo andati molto vicini ad essere considerati dei cannibali.
Il Baseball è sugli scudi: la T&A conquista lo Scudetto nel Campionato Italiano, si piazza 3° in Coppa Campioni e perde di un punto la Final Four della Supercoppa Europea a Barcellona,

Splendido successo del gruppo
Parlando dei Campioni d’Italia vorrei prendere spunto dalle parole di Manager Doriano Bindi: “Questa squadra ha dato prova di essere un gran gruppo: Se non sei un gruppo, non vinci. Meglio essere uniti, che avere 9 Babe Ruth in squadra". (per chi non è avvezzo al baseball è come dire “avere in squadra 11 Diego Maradona”).
Già, questo splendido gruppo costruito negli anni, prima da Max Carlini ed ora da Alberto Antolini che gli è succeduto nella carica di General Manager,con l’approvazione del motore trainante Stefano Macina e del Presidente Achilli, e splendidamente amalgamato da Bindi e dai suoi collaboratori tecnici.
Questo gruppo, in cui a citarne uno fai torto agli altri ed allora li citeremo tutti, a partire da Francesco Imperiali, Max De Biase, Dean Rovinelli e Willi Martin Vasquez le bocche da fuoco di questo San Marino, per passare a Jim Buccheri, Simone Albanese e Riccardo Suardi, al mitico Adolfo Matamoros con il suo ginocchio nuovo, al grande veterano David Sheldon, all’uomo ovunque Seth La Fera che compongono la ferrea difesa e, passando per il parco lanciatori, gli stranieri: l’istrionico Horacio Estrada, il freddo Juan Figueroa ed il Big Leaguer Brian Looney ma senza scordarsi del Brasiliano meno brasiliano del mondo Tiago Felipe Da Silva e dell’eterno Luca Martignoni e poi ancora il giovane Matteo Tonellato, Willy Lucena, Matt Marrone, Pedro Orta e il miracolato Pete Niary ma senza dimenticare Marco Benvenuti, il sanguigno Davide Colicchio e gli esordienti Giacomo Matteini e Alessandro Ercolani. Questo gruppo cementato dai coach Luca Spadoni, Elio Gambuti, Paolo Illuminati, Pietro Lonfernini, Gigi Bissa e Julio Cesar Strauss.
Questo gruppo che ha sempre creduto nei propri mezzi e consapevole di poter arrivare alla meta mentre nessuno degli addetti ai lavori gli dava credito.
Questo gruppo di cui ho l’onore di aver commentato le gesta sia in campo, come voce del diamante del Titano, che fuori, come addetto stampa della squadra e con cui ho vissuto l’impresa.
Questo gruppo che ha saputo suscitare grandi entusiasmi e passioni imprevedibili ed alla fine ha riportato allo stadio tanti tifosi sammarinesi.

Preseason
E allora ripercorriamo insieme questa magnifica cavalcata:
Prima ancora che la stagione cominci Antolini pesca un optional coi fiocchi per la sua fantastica fuoriserie : Tiago da Silva, acquistato come straniero e di cui si ipotizzava un utilizzo da interbase, diventa italiano dopo il matrimonio di due anni prima, con la sua Katia (seconda base delle Hornets) e può così essere impiegato nel suo ruolo naturale : il lanciatore.

Regular season
La stagione comincia con un segnale colto da pochi: San Marino sconfigge quella che sulla carta era la corazzata del campionato L’Italeri Bologna sul suo terreno ma nello stesso week end si infortunano sia Figueroa che Lucena e San Marino prima chiede un sacrificio a Looney e Da Silva e poi per porre rimedio, azzecca la seconda mossa della sua stagione e anticipa l’arrivo sul monte per gara 1 di Horacio Estrada, pitcher Venezuelano ex major leaguer pure lui, atteso per la Coppa Campioni.
San Marino resta costantemente in corsa per i posti utili dei playoff per tutta la stagione rischiando qualcosa solo nella penultima trasferta a Parma.

Semifinali
La T&A approda al girone di semifinale senza suscitare troppo credito tra gli addetti ai lavori ed il primo impatto sembra dare ragione a loro.
Rayner Bautista, primo battitore della
Fortitudo Italeri e della partita, è anche il primo e il secondo eliminato della parte alta del primo inning. Il che la dice lunga sulla partenza terribile del giovane Matteo Tonellato, toccato duro dal Bologna con sei valide e che concede anche 2 basi ball, un lancio pazzo ed un colpito prima di lasciare il posto a Luca Martignoni ,quando i felsinei sono già avanti di 7 punti.Bologna segna ancora al secondo inning, la T&A San Marino segna con Sheldon, in base per ball, spinto in terza dalla prima valida della gara dei titani e a casa sulla battuta in diamante di Francesco Imperiali.Richard Austin mette la sua firma anche su questa vernice di post-season con un fuoricampo al quarto che porta il punteggio sull'1 a 9.
Martignoni conclude la sua prova, sicuramente positiva, al sesto, con 5 valide, 2 punti (1 solo guadagnato) e 2 strikeout in 5.1, sostituito da Willy Lucena. Bindi fa esordire al nono il ventenne lanciatore Alessandro Ercolani, che ottiene in fila i suoi primi tre out.
Il risultato finale è 9-1 per i Petroniani e si va a Bologna.
La seconda partita di semifinale fra
Bologna e T&A San Marino ha un avvio drammatico per i titani..Dopo il singolo in apertura di Buccheri, Bologna chiude la prima difesa con un doppio gioco e una facile rimbalzante di Vasquez.Poi replica contro Horacio Estrada il perentorio avvio del giorno prima: singolo,singolo,colpito, singolo e doppio per il 4-0 del primo inning. E di nuovo nel secondo inning, base per ball,base per ball,fuoricampo che vale il parziale 7 a 0 e il cambio del partente sammarinese con Juan Figueroa.Sembrerebbe il KO ma San Marino questa sera non ci sta: al terzo attacco prende le misure ai lanci di un Jesus Matos visibilmente più lento e impreciso del solito e, già con due fuori, Albanese prende quattro ball di seguito, Buccheri tocca un pop valido in terra di nessuno che porta in terza il compagno, poi La Fera e Vasquez realizzano i singoli del 7-2.Il lineup di Bindi mette i corridori agli angoli anche nell'inning seguente con due valide di Imperiali e Buccheri, ma l'Italeri si salva con il secondo doppio gioco difensivo dalla partita.Niente da fare per la difesa, invece, contro il solo homer che Simone Albanese piazza contro i tabelloni di sinistra dello stadio a inizio quinto, per il 7 a 3.La rimonta prosegue al sesto, grazie al triplo di Francesco Imperiali e al singolo di Sheldon (3 su 5 alla fine) che lo batte a casa.( 7-4)Figueroa tiene fermo l'attacco di casa, fino alla sesta ripresa, quando un lungo fuoricampo rimanda Bologna avanti sul 9-4.Al settimo, con un out, due singoli a seguire di Buccheri (3/5) e La Fera (3/5) diventano due punti con il doppio a sinistra di Vasquez (2/4): sul 9 a 6 scende Matos e lascia il monte a Martin Vargas, ma la T&A non si ferma: valida di De Biase, altro doppio di Rovinelli e i punti di distanza fra le due squadre si riducono ad uno (9-8).Nella seconda metà dell'inning Brian Looney sostituisce Figueroa (2er, 2h, 4bb e 6so in 4.1), Matamoros va a ricevere al posto di Albanese, sostituito da Riccardo Suardi.Due eliminati nell'ottavo, e San Marino corona l'inseguimento con base e rubata di Buccheri e doppio sul gesso della linea di foul di destra di La Fera per il 9 a 9. La Fortitudo si affida ai lanci di Fabio Milano, ma senza fortuna, perché Max De Biase parcheggia il terzo lancio oltre la recinzione, portando i titani per la prima volta vanti nella partita, sul 9 a 12.Al nono è Suardi a battere il quinto fuoricampo della gara, che vale altri due punti per la T&A.Finisce 9 a 14 per un San Marino dall'attacco scoppiettante (18 valide) e potente, con vittoria per Brian Looney.trova lo sponsor, Unipol Banca, ma cede per la seconda volta a un San Marino che dimostra di sapere affrontare la post-season nel modo giusto.
Il giorno dopo per la terza gara tocca Tiago da Silva
Bologna segna per prima, al primo inning, con due singoli e un doppio sui lanci di
Tiago Da Silva, Al cambio campo, prende il via una difesa da incubo per i petroniani: Cody Cillo lancia otto ball consecutivi a Rovinelli e Imperiali, quindi sulla battuta potenzialmente da doppio gioco di Sheldon, Mazzuca assiste alle caviglie a Connell e il prima base venezuelano, recuperata la palla, tira malamente verso la terza base nel tentativo di fermare i corridori. Il risultato dei due errori sono due punti per la T&A e Dave Sheldon in terza base, pronto a segnare sulla battuta in diamante di Albanese(1-3). Ma non è finita: Buccheri picchia un triplo, e nel tentativo di prenderla al volo, Liverziani e Austin volano a terra. L’ americano è colpito al capo dal ginocchio del compagno, rimane in campo per terminare la difesa, che San Marino chiude avanti 4-1 con l'ulteriore punto segnato da Buccheri su doppio di La Fera, poi si affloscia nuovamente e, dopo l'immediato intervento dei sanitari, è condotto all'ospedale per gli accertamenti di rito (sarà poi dimesso in serata, senza particolari conseguenze e raggiunge nuovamente i compagni in panchina). Un solo-homer di Bologna vale il 2-4 nella quarta ripresa,.Vasquez ottiene la base per ball in apertura del settimo,sul terzo strike a De Biase, Vasquez ruba la seconda e a Rovinelli è concessa la base intenzionale; Imperiali è eliminato, poi Sheldon batte un singolo a destra, che vale il 2-5 e il sesto punto dei titani entra con Rovinelli su lancio pazzo(2-6).Da Silva chiude dopo otto riprese e oltre 100 lanci la sua bellissima prestazione,.Chiude Pete Nyari per una T&A concreta e in palla,.
il secondo turno di semifinale è al mercoledì in casa con Nettuno

Nettuno non deve faticare troppo per aver ragione (11-2) della T&A San Marino. I laziali giocano dietro un Richetti praticamente intoccabile. Il pitcher italo dominicano spara cannonate e domina il line up, Dall'altra parte Matteo Tonellato alza subito bandiera bianca. Alla seconda ripresa consente al Nettuno di arrivare in base 5 volte senza nemmeno girare la mazza e quando arriva l'unica valida le basi sono piene e sono 2 i nettunesi che possono correre a casa, portando il punteggio sul 4-0. Ilpunto del Nettuno arriva al quarto contro il rilievo Martignoni: fuoricampo a sinistra.
Poi la partita perde di significato, perchè la difesa del San Marino non aiuta un Martignoni ormai stanco e Nettuno finisce col dilagare senza nemmeno far troppa fatica.
E si parte per il weekend a Nettuno il venerdì sera San Marino perde 8 a 4 ma la sera successiva i Titani portano a casa una vittoria quasi decisiva.
La
T&A San Marino mostra ancora una volta i muscoli. La squadra di Bindi batte infatti 16 valide e passa a Nettuno (5-3).E' ancora una volta un San Marino a grande intensità. Quasi troppa all'ottavo, quando lo staff tecnico protesta in maniera vibrante per un paio di chiamate arbitrali. Ma nessuno trascende e, alla fine, l'adrenalina si trasferisce dai coach alla squadra e diventa energia positiva.Per il Nettuno la partita è un po' uno specchio dei peggiori incubi della squadra laziale. Si mormorava che il 'bull pen' avrebbe potuto dare problemi e la partita lo ha dimostrato impietosamente. Carrara dà questa volta alla sua squadra 5 riprese. Pur toccato con regolarità dal San Marino, l'ex Major League limita le segnature ad un punto (fuoricampo di De Biase). Il suo rilievo Pezzullo se la cava per un paio di inning, grazie anche ad un paio di battute in doppio gioco, poi però va in crisi . Concede un singolo a De Biase, uno a Rovinelli e un potente doppio a Sheldon. Le 3 valide consecutive valgono 2 punti.Al nono in pedana sale Salciccia. Il nuovo venuto ottiene un out, poi Matamoros batte un doppio, Buccheri guadagna la base ball e La Fera e Vasquez completano l'opera con 2 singoli; in totale entrano altri 2 punti.
Il 'bull pen' non dà grosse soddisfazioni nemmeno a San Marino. Dopo un ottimo Da Silva , Orta apre la sua prestazione concedendo un doppio e Nyari (salito con la sua squadra in vantaggio 3-2) spreca un'opportunità di salvezza Il 'closer', una volta di nuovo in vantaggio, ha il merito di ottenere i 3 out del nono inning e firma dunque una vittoria di vitale importanza per la T&A.
Si gioca ora con Grosseto e per andare in finale servono 2 vittorie in 3 incontri
La
T&A San Marino si porta in vantaggio nella serie battendo (3-2) Grosseto. La gara è stata un duello vecchio stampo tra lanciatori. Nè Martignoni nè Ginanneschi hanno dominato gli attacchi avversari, ma entrambi hanno saputo mettere fuori tempo la maggioranza dei battitori cambiando in maniera sapiente sia la 'location' che la velocità dei lanci e costringendoli ad andare a cercare di colpire con efficacia lanci nella zona esterna: Martignoni con la 'screw ball' e Ginanneschi con lo 'slider'.
Grosseto sblocca il risultato al quarto con un fuoricampo da 2 punti.La T&A accorcia le distanze al sesto. Con prima e seconda occupate De Biase fa valido a sinistra, spingendo a casa Buccheri. San Marino richiama l'ottimo Martignoni al sesto e inserisce Pete Nyari, non più 'closer' ma semmai 'relief ace'. E il popolare 'Pit Bull' giustifica in pieno la definizione chiudendo la ripresa con 2 strike out e in generale affrontando solo 10 battitori per chiudere la partita, contando su una buona palla veloce e lo 'slider' dei giorni migliori.
San Marino la partita la vince al settimo attacco. Con 2 out e Francesco Imperiali in prima, Matamoros ha ottenuto la prima valida della sua serata scodellando una lunghissima volata direttamente sulla parte superiore del tabellone segnapunti per un fuoricampo da due punti.
ora si va a Grosseto con due Match ball a disposizione
I primi tre inning correvano via veloci. Grosseto, apre la quarta ripresa con un doppio ed arrivava in terza sulla battuta in doppio gioco di Ermini.
La ripresa finiva lì dopo l'ingresso di Figueroa al posto di Estrada
Al sesto il San Marino mette la testa avanti: triplo di James Buccheri e volata di sacrificio di Seth La Fera.
Figueroa continua ad essere dominante ma all'ottavo, per evitare rischi inutili, Bindi chiamava sul monte anche Brian Looney ed il mancino completava lo shutout iniziato dai due compagni di reparto, eliminando senza grosse difficoltà i rimanenti cinque battitori grossetani.
San Marino vince 1-0 e dopo la finale 2005 torna a giocare per lo scudetto.


Pete e il volo
Prima di giocare la finale viene sfiorata la tragedia, Pete Nyari, protagonista di tante vittorie della T&A, vola dal balcone dell’appartamento al terzo piano che divide con altri giocatori della compagine sammarinese. Ed è quasi un miracolo: caduto sul tetto della propria auto se la cava con una lussazione ad un’anca ed un grandissimo spavento ma è perso per lo scontro finale.

Finali
Nella gara d'apertura delle
Italian Baseball Series San Marino piega a domicilio Nettuno ( 7-1) al termine di nove riprese giocate sempre sul filo del rasoio ma dove il nove di Bindi ha dato l'impressione di essere sempre in controllo della gara.
Il primo inning regala subito emozioni con San Marino che mette gli uomini in prima e seconda ma ferma la sua corsa sul pop in diamante di Rovinelli
L'appuntamento con il primo punto è solo rimandato al secondo attacco della squadra di Bindi: dopo un doppio gioco della difesa laziale, Albanese riceve la base, Matamoros tocca un singolo e Buccheri batte una palla su cui Camilo si tuffa senza però riuscire a prenderla al volo così entra il primo punto del San Marino, mentre sull'azione viene eliminato a casa assistenza Duran-Parisi il possibile raddoppio. Qualche rammarico in più per la T&A che nella parta alta del quarto arriva in terza con Sheldon ed un solo eliminato, ma il lanciatore del Nettuno ne esce bene lasciando al piatto Albanese e facendo battere sporco Matamoros. Il punteggio torna a muoversi alla sesta ripresa ed è ancora San Marino ad andare a punto, questa volta grazie a Rovinelli che colpisce un solo-homer al centro per il provvisorio 0-2.
A questo punto Nettuno ha un moto d'orgoglio e al cambio campo mette in crisi Estrada per la prima volta nella gara. Con due out e Camilo in base ball, Giuseppe Mazzanti tocca un singolo che decreta il cambio sul monte dei Titani. L'esordio di Figueroa non è dei migliori e sul singolo a sinistra di Schiavetti arriva l'1-2 dei nettunesi che però restano con il possibile pareggio in terza.Si tratta dell'epilogo della partita per il Nettuno. Infatti San Marino mette il sigillo sulla vittoria approfittando del calo di Florian che concede tre basi ball, due singoli ed un doppio che valgono l'1-7 finale.

Nella serata dove il baseball scende in campo a favore dell'associazione per l'adozione dei bambini bielorussi, Nettuno rischia subito lo svantaggio al secondo inning quando San Marino riempie le basi con un eliminato: nel box si presenta Albanese che gira il primo lancio da cui parte il doppio gioco della Danesi sull'asse seconda,interbase e prima, che chiude l'inning senza danni. Si arriva così alla prima vera scossa della partita al sesto: con due eliminati Carrara concede quattro ball a Vasquez e viene punito al secondo lancio da De Biase che spara la palla oltre la recinzione a sinistra per il doppio vantaggio della T&A (0-2). Lo svantaggio sveglia il Nettuno che nella parte bassa dell'inning risponde con due singoli (1-2). Un primo accenno di calo di Da Silva che anche nell'attacco successivo viene messo in crisi dai battitori del Nettuno: con un out arrivano i singoli a fila di Schiavetti e Parisi vanificati però da una battuta in doppio gioco. Scampato il pericolo San Marino punisce il nove di Bagialemani e aumenta il vantaggio con Matamoros: doppio, viene portato in terza dalla battuta in diamante di Buccheri e a casa dal singolo di La Fera (1-3). Nettuno limita i danni perché sul successivo doppio al centro di Vasquez riesce ad eliminare a casa l'interbase sammarinese.all’ottavo attacco nettuno agguanta il pareggio grazie ad un bunt valido che viene poi spinto a punto da un triplo. sul lancio pazzo di Orta entra il punto del pareggio (3-3).Poi arriva l'epilogo finale degli extrainning dove Nettuno si impone riportando in parità la serie.

Ora la serie viene a San Marino
Per la terza volta in altrettante partite di finale è la T&A San Marino a passare in vantaggio e lo fa subito al primo attacco, dopo i tre out e via rifilati da Martignoni alle mazze laziali.
Il partente nettunese ha una partenza difficile, con un eliminato, dà due basi a fila a La Fera e Vasquez e viene punto da un singolo a sinistra di De Biase che permette al nove di Bindi di sbloccare il risultato (1-0). Questa volta però Nettuno risponde immediatamente nel secondo inning pur non toccando nemmeno una valida: Mazzanti, colpito, e Tavarez, quattro ball, avanzano sul bunt di sacrificio di Schiavetti e il terza base nettunese corre a casa sulla battuta in diamante di Parisi (1-1). La Danesi potrebbe anche ribaltare il parziale, ma a basi cariche e con uomo nel box, Martignoni si toglie dalle difficoltà cogliendo il corridore fuori base in prima.Come nelle due sfide precedenti le emozioni si susseguono e la squadra del Monte Titano torna avanti con Matamoros che, arrivato in seconda grazie ad un singolo ed un errore di tiro di Ugueto che cercava l'out in prima, viene fatto correre a casa sulla valida di Buccheri lungo la linea di foul di destra (2-1).La serie di punti a referto continua anche nella quarta ripresa e porta sempre la firma della T&A.
Francesco Imperiali può volare a siglare il 3-1 sul doppio di Albanese, poi eliminato nel tentativo di raggiungere la terza. Martignoni è quasi intoccabile per i laziali, ma concede qualche base ball di troppo e così anche la sesta ripresa si apre con prima e seconda occupate e nessun out. Situazione da cui Nettuno però non ottiene puntiAl contrario San Marino è molto concreto e non lascia spazio ai cali del partente avversario che nella parte bassa del settimo incassa tre singoli consecutivi di Suardi, Matamoros e Buccheri che valgono il 4-1. Un colpo duro da digerire ma non per nettuno che al cambio campo si sveglia, innesta la marcia giusta e prova la rimonta con due fuoricampo. Martignoni cala e arriva il back to back firmato da Camilo e Beppe Mazzanti che riapre i giochi (4-3). Una situazione difficile da cui il manager Bindi prova ad uscire inserendo sul monte prima Lucena, tre uomini affrontati, e poi La Fera. L'ex interbase però non riesce ad evitare il pareggio laziale nell'ultima ripresa, complice un errore di Colicchio, con Duran spinto a casa dalla volata di sacrificio di Mazzanti. Si tratta però solo di un rinvio della vittoria del San Marino che arriva nella ripresa successiva con il punto di Matamoros.
Questa volta Nettuno entra in campo più concentrato e passa in vantaggio al secondo inning grazie a Tavarez che, in seconda su singolo e sacrificio, viene fatto correre a casa sulla valida di Ambrosino (0-1). Solo un fuoco di paglia perché la T&A San Marino, dopo aver subito le traiettorie di Florian nei primi due attacchi, si scatena contro il partente laziale e con due fuoricampo ribalta il risultato. Dopo una "prova" di Imperiali finita in foul, ci pensa Suardi a spedire la palla oltre la recinzione per il pareggio dei titani al terzo. Florian non è certo aiutato dalla difesa con Camilo che al quarto manca un fly al volo di Vasquez, un errore che la Danesi paga caro perché, dopo quattro ball a Sheldon, arriva l'homerun da tre punti di Rovinelli che porta San Marino avanti 4-1. Tanto basta al nove di Bindi perché Figueroa, dopo aver concesso cinque valide in altrettante riprese, lascia solo le briciole prima di venir rilevato sul monte da Looney all'ottavo. La T&A non tira mai i remi in barca e se il punteggio non diventa più rotondo è merito di Duran che, con prima e seconda occupate, toglie una valida sicura a Matamoros, e un punto certo, allungandosi bene per la presa al volo dopo una bella corsa.All'ultimo attacco Nettuno tenta il tutto per tutto e apre con la base ball a Parisi che giunge in terza sul doppio di Castrì. Una situazione favorevole a cui Duran, con due eliminati, dà il suo contributo toccando un singolo al centro che vale due punti (4-3). Una valida che però non basta ai laziali perché Ugueto batte su La Fera che chiude con l'out in seconda e fa sognare San Marino
Siamo cosi sul 3 a 1 nella serie con San Marino che si gioca il primo match point accarezzando il sogno di vincere il suo primo scudetto proprio la sera del 3 settembre
Una partita dalle mille emozioni, dai continui capovolgimenti di risultato dove si sono da prima visti i due partenti tenere sotto controllo le mazze avversarie, poi gli attacchi dominare sui vari rilievi saliti sul monte. Alla fine il nove di Bagialemani ha tirato fuori l'orgoglio e la voglia di prolungare la serie che gli ha permesso di contenere un San Marino mai domo che ha provato fino all'ultimo a sfruttare il primo match-ball. Questa volta però l'attacco laziale ha ritrovato alcuni uomini chiave.
La partenza del Nettuno è di quelle brucianti che possono mettere subito in ginocchio il partente avversario. L'attacco laziale infila tre doppi consecutivi firmati da Ugueto, Camilo e Mazzanti che fruttano due punti (0-2). Un duro colpo per Da Silva che alla fine riesce a chiudere senza subire oltre le mazze avversarie. Questo non basta ai laziali per ritrovare la giusta tranquillità e ancora una volta un errore difensivo mette in salita la partita. Con due out, Rovinelli in seconda e Shledon in prima, Tavarez sbaglia una facile assistenza in prima che avrebbe chiuso la seconda ripresa, la palla finisce nel dugout di casa e San Marino inizia la rimonta con il primo punto: Matamoros riceve quattro ball che riempiono le basi e Buccheri tocca un singolo a destra che vale i punti del 3-2 con il catcher dei titani che viene eliminato sul tentativo di arrivo a casa. La gara rimane però scoppiettante e le due squadre si rispondono colpo su colpo. In apertura di terzo Ugueto infila la seconda hit della sua serata segnando un solo-homer che riequilibra le sorti dell'incontro (3-3). Dopo una ripresa senza emozioni, è il nove di Bindi a trovare il vantaggio al quinto con tre valide consecutive, l'ultima delle quali è il doppio di De Biase su un Mazzanti in allungo che non riesce a fermare la palla e su cui La Fera corre a casa per il 4-3. Si arriva così alla settima ripresa che si rivela la saga dei punti. Forse per la prima volta nella serie anche la difesa della T&A sente la pressione e non è impeccabile con Nettuno che firma il controsorpasso grazie ad un big-inning. Ambrosino riceve la base con cui finisce la gara di Da Silva sostituito da Orta, Duran batte un singolo e viene imitato da un Ugueto in gran serata e sulla cui hit Suardi commette un errore facendo entrare anche il 4-5. Il momento di difficoltà continua con l'intenzionale a Camilo e la valida di Mazzanti a sinistra che si trasforma in un doppio per regolamento che frutta solo il sesto punto laziale fermando Camilo in terza. San Marino decide di forzare il gioco e dà la seconda intenzionale dell'inning, questa volta a Tavarez, che piena le basi. Bindi cambia nuovamente sul monte e ripropone a distanza di nemmeno quarantotto ore Martignoni. Una mossa che non evita altri due punti della Danesi (4-8) spinti dal singolo al centro di Schiavetti. Allo stadio Serravalle è un turbinio di emozioni perché dopo la reazione d'orgoglio del Nettuno, la squadra del Monte Titano non si tira indietro e impatta nuovamente la partita al cambio campo. Con Pezzullo in pedana per Carrara, Buccheri prende la base, Vasquez batte un singolo e De Biase spara un doppio che vale due punti (6-8). E' poi la volta di Rovinelli che spara il suo terzo fuoricampo della serie e San Marino pareggia (8-8). L'incontro diventa esclusivo dominio degli attacchi e Nettuno torna a mettere la testa avanti complice un Martignoni in difficoltà che concede tre basi ball prima di essere rilevato da La Fera. La mossa di Bindi non dà i frutti sperati perché arrivano altri quattro ball che forzano a casa l'8-9 e poi una volata di sacrificio di Tavarez vale il punto di Ugueto (8-10). Un ultimo acuto a cui la squadra del Monte Titano non riesce più a rispondere imbrigliata dalle traiettorie di Arias.
La serie torna adesso a Nettuno per la sesta partita di finale.
Come da previsioni Nettuno si affida sul monte a Carlos Richetti e San Marino risponde con il giovane Matteo Tonellato che, dopo un inizio titubante, si rivela all'altezza della situazione. Spinto dalla carica degli oltre seimila presenti allo "Steno Borghese" il Nettuno parte forte e passa in vantaggio al primo attacco. Pronti via e Duran spedisce il primo lancio della partita in mezzo agli esterni per un doppio, avanza sulla battuta in diamante di Ugueto e, dopo quattro ball a Camilo, Mazzanti tocca verso Sheldon che prova a girare un doppio gioco non riuscito e su cui l'esterno centro laziale giunge a casa (1-0). Il giovane lanciatore della T&A si complica la vita riempiendo tutti i cuscini con le basi ball a Tavarez e Schiavetti ma ne esce senza conseguenze grazie alla presa al volo di La Fera. La Danesi torna a muovere il punteggio al terzo: Ugueto riceve quattro ball e corre in terza sulla secca linea a destra di Camilo, poi Mazzanti completa l'opera con un singolo al centro che vale il raddoppio. La volata di sacrificio di Schiavetti permette il 3-0. San Marino però conferma di credere nell'impresa e al cambio campo mette paura al nove di Bagialemani con i due soli-homer di Vasquez e Rovinelli, al quarto successo personale della finale, che valgono il 3-2. Le emozioni continuano nella parte bassa dell'inning con Duran che, con due out, batte ancora un doppio e va a punto sul singolo di Ugueto (4-2). Dopo una pausa di tre riprese in cui Richetti, ben aiutato dalla propria difesa, e Tonellato, grazie anche ad una bella presa all'esterno del solito Buccheri, controllano le mazze avversarie senza rischiare nulla, è la T&A a battezzare il rilievo nettunese Costantini all'ottavo attacco con Vasquez che spara ancora una volta un fuoricampo da un punto a sinistra (4-3). La tensione gioca un brutto scherzo alla Danesi perché Mazzanti commette un errore che porta De Biase in seconda, poi Rovinelli riceve l'intenzionale e Sheldon viene colpito. A basi cariche una secca linea di Imperiali viene presa al volo dal terza base laziale e lo strikeout di Costantini su Suardi chiude una ripresa dai molti rimpianti per la squadra di Bindi. Una boccata d'ossigeno per Nettuno che nell'ultimo inning trema ancora quando Vasquez e La Fera sono sulle basi con De Biase nel box, ma la facile eliminazione in seconda operata da Mazzanti regala la vittoria al nove di Bagialemani che così completa la rimonta e porta alla settima partita la corsa scudetto.
Adesso ci siamo , siamo al 07 settembre, la notte della verità , non c’è più appello , chi ha ancora energie mentali e forza fisica la mette in campo per la sfida che vale una stagione.
Lo “Steno Borghese” è una bolgia, un colpo d’occhio incredibile per il baseball a dimensione europea, seimila persone che gremiscono le tribune in ogni ordine di posto e che “si fanno sentire” ben bene.
Per un attimo il dubbio ti scuote la spina dorsale, ma è solo un attimo perchè al cronista basta far correre lo sguardo sui volti dei ragazzi e dei coach che occupano il dugout e vedere la determinazione e la consapevolezza su quei volti , se sono lì a giocarsi l’ultima gara del campionato, quella senza ritorno, è perché sono forti, perché stanno giocando il più bel baseball della stagione 2008, perché se lo sono conquistato sul campo, non è più tempo di cenerentole, di sorprese o di occasioni fortunate.
No, eh no, quelle facce dicono tutte: siamo qui perché ce lo siamo conquistato, siamo qui perché abbiamo giocato un gran baseball, siamo qui perché QUESTO E’ IL NOSTRO POSTO !! e questa sera faremo di tutto per andare oltre , per arrivare alla meta , per conquistarci il premio di tanta fatica.
Nettuno parte con il piede giusto dopo aver respinto un tentativo del San Marino nel primo attacco. Con due eliminati Camilo riceve la base ball da Estrada e un gran doppio a sinistra di Mazzanti spinge a casa il vantaggio laziale. Sull'azione il terza base della Danesi prova a raggiungere l'hot corner ma viene pescato in assistenza Matamoros-Sheldon. Il prodotto del vivaio nettunese conferma di essere caldo anche in difesa quando in tuffo evita che la valida di Matamoros, con Sheldon in prima, si trasformi in un extrabase. Viene però solo rimandato il pareggio del San Marino che al terzo porta a punto Vasquez, in base per quattro ball, sul gran doppio contro il muro di De Biase (1-1). La crisi di Cruz, arrivato a oltre sessanta lanci, continua e porta la firma di un nettunese, Francesco Imperiali, che indossa la maglia della T&A. Infatti dopo la base a Sheldon, il seconda base di Bindi spedisce la palla oltre la recinzione al centro per un homer da tre punti che regala il vantaggio ai titani (1-4). Nella ripresa successiva il singolo di De Biase pone fine alla partita di Cruz con Bagialemani che chiama sul monte Florian ed il mancino risponde alla grande chiudendo senza subire le mazze avversarie. Nettuno torna a battere un colpo nella parte bassa del sesto con Ambrosino che prende quattro ball, ruba la seconda e vola a punto sulla valida di Ugueto (2-4). Bindi corre subito ai ripari e affida la palla a Looney. Un scelta che si rivela azzeccata perché chiude l'inning senza preoccupazioni con un doppio gioco. Al contrario San Marino continua a bombardare i lanciatori laziali e questa volta è Florian a prendere un fuoricampo chilometrico da De Biase che, con Vasquez in prima, frutta altri due punti (2-6). La marcia dei titani continua all'ottavo quando Suardi, quattro ball, avanza sul sacrificio di Matamoros, tocca la terza sul singolo di Buccheri e gira a casa sull'errore nell'assistenza di Camilo (2-7). Nettuno tenta la rimonta della disperazione all'ultimo attacco quando sigla tre punti con Camilo, Mazzanti e Ambrosino ma Figueroa, chiamato a chiudere al posto di Looney, dopo una partenza incerta regala lo scudetto al San Marino con uno strikeout su Duran.
La
T&A San Marino si laurea Campione d'Italia espugnando lo "Steno Borghese" alla settima e decisiva partita (7-5). Una vittoria figlia del solito grande attacco capace di mettere a segno altri due fuoricampo, dieci nella serie di finale, e di una squadra sempre attenta e agguerrita.noveBindi entra così nella storia perché oltre ad essere il primo scudetto della società, il successo del San Marino rappresenta il primo in assoluto di una formazione straniera in un campionato italiano. Il destino ha voluto che a dare la svolta alla partita sia stato Francesco Imperiali, nettunese che indossa la casacca della T&A, che ha battuto un fuoricampo da tre punti al terzo con cui ha aperto la strada verso il successo dei titani.Per la Danesi Nettuno rimane l'onore delle armi, per aver lottato fino all'ultimo lancio, e qualche recriminazione per essere rientrata in partita troppo tardi, al nono, quando la situazione era ormai compromessa.
Barcellona
T&A San Marino,Danesi Nettuno e Montepaschi Grosseto danno la caccia al primo titolo europeo per club. Le prime tre formazioni dell'Italian Baseball League si confronteranno con il Barcellona nella Final Four che si disputa proprio a Barcellona, sul diamante di Montjuc, in cui si disputarono i Giochi olimpici 1992, ma anche gli Europei 2007. Grosseto e San Marino (che si affrontarono tra l'altro in semifinale con successo degli uomini di Mazzotti per 6-1) si erano piazzate al secondo e terzo posto nella Coppa Campioni disputata in Maremma e vinta dal Corendon Kinheim, che ha però rinunciato alla disputa della Supercoppa in quanto impegnato nei playoff in Olanda. Barcellona e Nettuno si sono invece guadagnate il lasciapassare per il prestigioso trofeo di questo fine settimana arrivando in finale a Ratisbona (Germania). Nella finalissima gli spagnoli s'imposero per 12-11 al termine di un incontro dominato dagli attacchi.
Nonostante si sia presentato in Spagna largamente rimaneggiato a causa delle assenze di Figueroa, Vasquez, Matamoros, Buccheri, Orta, Marrone e Lucena, il San Marino punta ad una storica doppietta. I ragazzi di Doriano Bindi si troveranno di fronte un cliente per niente facile, il Barcellona vincitore della Coppa delle Coppe nello scorso mese di giugno. e proverà a scrivere il proprio nome nell'albo d'oro del neonato campionato europeo per club.
I Titani, nella semifinale della
Supercoppa Ceb, superano per 2-1 il Barcellona padrone di casa al termine di un match al cardiopalmo, dominato dai due partenti venezuelani, Horacio Estrada (vincente, 3bv in 7rl) e Homer Baez (6bv e 11so con 147 lanci).
dopo aver fatto piangere il Nettuno nel giugno scorso a Ratisbona, ha fatto vedere i sorci vedere ad un San Marino forse un po' troppo sprecone, ha trovato i punti della vittoria all'ottavo inning, approfittando dell'unico momento difficile per il mancino degli azulgrana. Per salvare la gara il manager sammarinese Bindi ha poi fatto ricorso a Looney, che ha tolto ogni speranza ad un Barcellona comunque buono. I catalani guidati da Aldo Tarife passavano in vantaggio al 1° tentativo, battendo due delle tre valide della gara a Estrada, grandissimo per il resto della gara. Con un out (Isasi rimasto al piatto), Mora veniva colpito da Estrada, avanzava in seconda sulla hit di Golindanoe segnava sul singolo di Oscar Roman, che spediva la palla tra il seconda base Imperiali, in tuffo, l'interbase La Fera. stato l'unico
Al terzo inning il San Marino vedeva sfumare una buona occasione per pareggiare: Davide Colicchio era salvo sull'errore dell'interbase;Homer Baez poi Albanese.Il bunt del terza base Benvenuti faceva avanzare in seconda e terza i corridori. Dopo la base a La Fera tutti i cuscini erano occupati, ma l'out a casa sulla battuta di Imperiali e la linea di Sheldon salvavano il 34enne lanciatore venezuelano. Al 4° arrivava la prima valida dei campioni d'Italia, firmata da Rovinelli, ma Baez chiudeva la ripresa con tre
kappa.
e Baez erano dominatori assoluti anche nella quinta frazione. sesto i Titani mettevano in base De Biase e Rovinelli, ma la difesa spagnola chiudeva con un doppio gioco; al settimo, sotto la pioggia, era invece Colicchio ad avanzare fino in terza dopo aver ricevuto una base per ball da Baez, ma La Fera batteva in bocca a Isasi. All'ottavo, invece, non sbagliava Dean Rovinelli, con Sheldon, messo in base per ball e fatto avanzare dalla eliminazione in diamante di De Biase.Il gran doppio alla recinzione di Riccardo Suardi (fantastiche due prese all'esterno destro) valeva il vantaggio per 2-1, firmato da Rovinelli. Al cambio di campo, Bindifaceva salire sulla collinetta Brian Looney. Il mancino yankee veniva battezzato subito da un singolo del neo entrato Pancho, ma chiudeva senza subire altri punti. nono, poi, il Barcellona apriva con la terza valida della serata di Golindano; Looney otteneva due eliminazioni, ma concedeva un singolo a Salazar, Benvenuti però toccava il cuscino di terza base per effettuare l'ultimo out sulla battuta di Diaz. E domenica... gara-8 con il Nettuno, con il titolo d'Europa in palio.
Nettuno vendica la sconfitta nelle Italian Baseball Series piegando (3-2 il finale) la T&A San Marino in un appassionante duello al Montjuc di Barcellona, valido stavolta per il primo titolo europeo per club.. Onore al merito anche alla squadra di Doriano Bindi che, nonostante una serie di importanti assenze e l'infortunio di Rovinelli nel corso della gara, ha lottato fino all'ultima palla arrendendosi praticamente sulla fantastica presa di Paolino Ambrosino sulla bordata di Max De Biase. "Gara8", come l'hanno scherzosamente ribattezzata i due tecnici, tra Nettuno e San Marino è stata una partita vera, intensa, giocata con il coltello tra i denti da tutti i giocatori.
Dopo tre riprese dominate da Da Silva e Arias, al 4° SanMarino trovava il punto del vantaggio: De Biase batteva valido al centro, ma la ripresa sembrava chiusa dopo gli strike out di Arias su Rovinelli e Suardi. Colicchio e Albanese, invece, trovavano un singolo a testa che consentiva al bomber italo argentino di arrivare a casa. La riscossa nettunese partiva dalla mazza di Juan Camilo, autore, al cambio di campo, di un doppio sulla destra. Tiago da Silva accusava il colpo: base a Mazzanti e Schiavetti e singolo di Parisi per l'1-1. Il pitcher italo brasiliano raccoglieva però la secca battuta in linea di Castrì e chiudeva l'inning con un doppio gioco. Al 6° De Biase arrivava in prima su un errore di Ugueto, Rovinelli batteva valido, ma nell'azione si infortunava enonriusciva ad arrivare in prima. Suardi riceveva quattro ball da Arias.
I campioni d'Italia si riportavano davanti al 7°: valida di La Fera, errore di Ugueto su Imperiali e singolo al centro di Sheldon, che faceva segnare l'interbase. I quattro ball a De Biase occupavano tutte le basi. Il manager nettunese a questo punto chiamava sul mound Pezzullo, per rilevare Arias, arrivato a 120 lanci. Il mancino ex Paternò faceva battere male Matteini e lasciava al piattoSuardi
All'ottavo Bindi chiamava Luca Martignoni sulla collinetta per difendere l'esiguo vantaggio, ma il mancino non riusciva a frenare la rabbiosa rimonta laziale: dopo aver eliminato Duran, il rilievo sammarinese concedeva la base a Ugueto e Camilo. Mazzanti veniva preso al volo da Matteini, ma il gran doppio di Tavarez (premiato come Mvp della finale) portava a casa i due punti che valevano il titolo di campione d'Europa.
Al nono inning, infatti, Giovanni Carrara veniva toccato in valido da Sheldon, ma l'ex Major league chiamava al lavoro i compagni di difesa, la seconda salvezza in due giorni e regalando al Nettuno una vittoria che ripaga in parte della delusione per lo scudetto volato via appena otto giorni prima.

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